Lo scorso 7 maggio, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare n. 4/E in tema di “Indirizzi operativi e linee guida sulla prevenzione e contrasto all’evasione fiscale, nonché sulle attività relative al contenzioso tributario, alla consulenza e ai servizi ai contribuenti”.
Con l’approvazione del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, si è consolidato il quadro normativo afferente alla piena ripresa delle attività di prevenzione e contrasto all’evasione. A seguito dell’emanazione del citato decreto, sotto il profilo preventivo, al fine di agevolare i contribuenti nel corretto adempimento dei propri obblighi fiscali, riprenderà l’invio delle lettere di compliance dirette a consentire al contribuente di regolarizzare la propria posizione, evitando l’applicazione di sanzioni in misura piena a seguito di successive attività di controllo e accertamento.
Più strettamente in tema di contrasto all’evasione, è stato pubblicato il provvedimento del Direttore dell’Agenzia, Prot. n. 88314 del 6 aprile 2021, che ha dettato le linee guida per gli Uffici per la ripresa della notifica degli atti del controllo (accertamenti, atti di contestazione o di irrogazione delle sanzioni e atti di recupero dei crediti di imposta), in relazione ai quali era stata prevista, a conclusione dell’attività istruttoria svolta dalle strutture operative, la notifica nel 2021 (ai sensi del comma 1 dell’articolo 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 177). In considerazione dell’emergenza epidemiologica e della crisi economica che sta coinvolgendo numerose attività commerciali e imprenditoriali, l’attività di controllo dovrà essere indirizzata, sempre più, verso i contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere fenomeni di frode, anche attraverso l’utilizzo indebito di crediti d’imposta (i.e., credito d’imposta per ricerca e sviluppo) e altre agevolazioni, come quelle previste proprio per fronteggiare le conseguenze negative connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (ad esempio, i contributi a fondo perduto, i ristori, etc.).
Particolare attenzione, pertanto, dovrà essere riservata alle frodi in materia di IVA intracomunitaria, nonché a quelle realizzate tramite l’utilizzo in compensazione di crediti inesistenti o attraverso l’utilizzo di dichiarazioni d’intento ideologicamente false.
In un simile scenario, la recente circolare dell’Agenzia delle Entrate offre linee guida e indirizzi operativi relativamente allo svolgimento di azioni di prevenzione e contrasto dell’evasione, alla consulenza e ai servizi ai contribuenti.
Fonte: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/0/Circolare_4_07.05.2021.pdf/77eb6e63-f0c0-1be4-9cfb-48bacfcb4fd4